lunedì 28 novembre 2011

Soggiorno per sei giorni a Nebida

Soggiorno vacanza sulla costa iglesiente Sardegna sud-occidentale Nebida

- 3 gg arrampicata
- 2 gg trekking nel suggestivo sentiero”miniere nel blu”Masua-Caladomestica
-- 1 giorno libero (visita siti minerari) da concordare

    

Durata  6 giorni. Quota individuale euro 700.00 euro

 La quota comprende:

- Trasferimenti da/per aeroporto di Cagliari - 
  
- Transfer. Dalle strutture ricettive ai punti tappa da concordare sul momento,  con minibus e guida a seguito per le escursioni e arrampicate.

- Sistemazione negli appartamenti con camere, bagno,lenzuola e asciugamani , uso cucina accessoriata.


-Soluzione di mezza pensione,colazione  cena e  pranzo al sacco

COLAZIONE
Bevanda calda (caffè,cappuccino ecc)o fredda (succo di frutta,spremuta ecc)

PRANZO
Pietanza fredda da concordare
contorno freddo
bibita

CENA
Due portate da concordare
Contorno
Bibita
Dessert (gelato, macedonia ecc)
                              

domenica 27 novembre 2011

Pacchetto per una settimana a Nebida

Programma

1° giorno: Arrivo a Nebida e sistemazione in Hotel**
A seconda del’orario di arrivo del gruppo visita nel paese minerario



2° giorno: Partenza dall’hotel la mattina verso la frazione di Masua,percorreremo il sentiero “Miniere nel blu” pranzo al sacco, con arrivo dopo circa 5 ore di trekking  a Cala-domestica , un bagno al mare è quasi d’obbligo prima di ritornare a Nebida per la cena e il pernottamento in Hotel.

3°giorno: La mattina partiremo dall’Hotel per arrivare a Buggerru, dove si può visitare la galleria Henry.Salendo verso Grugua percorreremo il canyon di Gutturu Cardaxiu ( falesie frequentate da free-climbing). Pranzo al sacco.Bagno ristoratore in spiaggia. Rientro in Hotel per cena epernottamento

4° giorno: Partenza dall’Hotel  verso Masua  dove potremo visitare la galleria di Porto Flavia  che si affaccia a picco sul mare,pranzo al sacco e sosta in spiaggia per un bagno ristoratore, alternativa arrampicata nelle falesie “Castello dell’iride”. rientro in Hotel passando nel sentiero panoramico.

5°giorno: la mattina partiremo dall’hotel per arrivare alla spiaggia di Fontanamare,pranzo al sacco rientreremo percorrendo il sentiero dei cinque Faraglioni e visita alla laveria Lamarmora, giro panoramico  con sosta al “ belvedere”. Rientro per cena all’hotel

6 giorno:Dopo la colazione partenza per il tempio fenicio di Antas, pranzo al sacco e successiva partenza per aeroporto.

Periodo 6gg-5notti-
Tipologia:trekking-arrampicata
Difficoltà:nessuna difficoltà ma con allenampento alla camminata
Abbigliamento consigliato:scarponi da trekking, zaini, occhiali da sole  creme solari e capellino
Spostamenti:trasporti con inizio e fine tappa in pulmino
Pernottamento: albergo 2** ristorante tipico camera doppia con bagno privato
Trattamento incluso nella quota:trasporti per le tappe in programma compreso il transfert da e per l’aeroporto,
-guida locale per l’intero soggiorno
- 5 notti in hotel con trattamento di mezza pensione in camera doppia
- 5 pranzo al sacco

Non incluso:
ingresso alle miniere e monumenti.

Iscritti minimo 8 pax
Quota individuale di partecipazione : 500,00 euro

mercoledì 16 novembre 2011

Carta Miniere nel blu / Mines in the blue Maps

L'itinerario attraversa un paesaggio costiero di straordinario valore ambientale e paesaggistico, dominato da falesie calcareo-dolomitiche dalle caratteristiche geologiche di eccezionale importanza. L'area, in virtù delle sue peculiarità, è stata posta sotto vincoli di tutela L.R. 31/89 con l'istituzione dei Monumenti Naturali, Pan di Zucchero e Faraglioni di Masua, Canal Grande di Nebida e dal Piano di  Gestione SIC  "Costa di Nebida", ai sensi della direttiva Comunitaria Habitat. -----------Mines in the Blue Map.  The route passes through an extraordinary coastline, whose most notable environmental and landscape features are the stunning geological formations of the calcareous cliffs. Thanks to its uniqueness, this area is protected  by L.R. (regional law) 31/89 with the establishment of the natural Monuments of Pan di Zucchero, the Masua stacks, Canal Grande in Nebida, and with the enforcement of the management plan SIC  "Costa di Nebida", which complies with the EU Habitat policy.                                                                                                              

venerdì 11 febbraio 2011

Pan di Zucchero – via “Didi” Faraglione più grande d’Italia Situato a Sud Ovest della Sardegna Questa nuova via percorre l’evidente spigolo meridionale Dell’isolotto del Pan di Zucchero, presso Nebida – Masua, cercando i punti più estetici e di maggior interesse per l’arrampicata. Sviluppo complessivo 120 metri Roccia Calcare marino ottimo, fare però molta attenzione in due brevi tratti Di blocchi instabili alla partenza di L3 e di L4 Difficoltà La difficoltà massima è 6b (6° obbl.) Chiodatura La chiodatura, dall’alto, integralmente a resina a fittoni inox comprese le soste con due punti ravvicinati, è stata realizzata da Bruno Fonnesu e flaviano Bessone, nei mesi di Luglio – Agosto 2000 Materiale Utili 12 rinvii, molto consigliata la corda singola da 70 metri (sono possibili le calate in doppia anche con la corda da 60 metri, prestando estrema attenzione all’ultima calata da 30 metri esatti: indispensabile nodo e autobblocante!). Periodo consigliato La scalata è effettuabile tutto l’anno, mare permettendo. Nella stagione calda ci si deve recare sull’isolotto all’alba, arrampicando così quasi interamente all’ombra. Accesso E’ stato organizzato un servizio di trasporto in barca: contattare i n° 3405927657/3392254700 dal punto di sbarco, risalire sulla destra e poi subito a sinistra degli scallini rocciosi migliorati nel secolo scorso dai minatori (vecchi infissi in ferro), per giungere in un pianoro (antiche gallerie di estrazione). Si passa sotto un masso ad arco e si risale sopra lo stesso (corda fissa) Raggiungendo un sentierino che porta verso sinistra, per roccette, a resti di scale in legno. Le si evita accuratamente aiutandosi con una corda fissa, al cui termine, aggirando a sinistra l’ultimo saltino, si sbuca su di una traccia che in breve porta all’altopiano sommitale. Lo si risale sul limite sinistro fino a pochi metri dalla cima dell’isolotto dove si trova un cordino di segnalazione dell’uscita della via (circa 20 minuti; scritta, buon spiazzo per prepararsi; fin qui, anche in periodi caldi, è consigliabile indossare pantaloni lunghi: le foglie pungenti delle piantine sommitali non perdonano!). La prima doppia parte pocco sotto: anello ben visibile. 1 a c. d.: leggermente a sinistra (faccia a mare) fino alla Sommità di un pilastro (28 metri); 2 a c. d.: lungo il pilastro, lato destro, ancoraggio Visibile a destra di una zona di blocchi: attenzione! (29 metri); 3 a c. d.: diritti sino alla cima di un pilastrino (28 metri); 4 a c. d.: verso destra, sosta 0 in una piccola nicchia a una Dozzina di metri dal mare (30 metri esatti). Moschettonare Tutta la lunghezza per evitare la caduta in acqua della corda!


martedì 8 febbraio 2011

TREKKING Escursione del 18 Aprile 2010 sentiero Miniere nel Blu

TREKKING Escursione del 18 Aprile 2010 sentiero Miniere nel Blu

TREKKING Escursione del 18 Aprile 2010 sentiero Miniere nel Blu

TREKKING Escursione del 18 Aprile 2010 sentiero Miniere nel Blu

TREKKING Escursione del 06 febbraio 2011 nel sentiero delle vecchie miniere Argentifere.(San Giovanni Miniera) Iglesias Sardegna

TREKKING Escursione del 06 febbraio 2011 nel sentiero delle vecchie miniere Argentifere.(San Giovanni Miniera) Iglesias Sardegna

venerdì 28 gennaio 2011

Nebida Un tributo per ricordare Rosina Carta, ultima minatrice morta a 97 anni



Vedi le fotoRosina Carta, la regina delle miniere, riposerà nel cimitero di Nebida. Stasera le ceneri della cernitrice verranno tumulate nel cimitero della frazione di Iglesias come aveva chiesto. La commemorazione inizierà alle 15 al Belvedere dove alcune delle associazioni della Consulta del parco geominerario le dedicheranno un tributo: «La ricorderemo all'Oasi», spiega Giampiero Pinna, presidente dell'associazione Pozzo Sella.
Zia Rosina era nata a Buggerru nel 1913. Ai giochi dell'infanzia aveva detto addio presto, lo racconta ancora un documentario girato da Gianluca Medas sulla storia della donna: già a otto anni partecipava al lavoro del padre nella miniera di Masua. Il suo compito era sistemare la dinamite nelle gallerie e, in particolare, la sua mansione era preparare le micce.
Qualche anno più tardi diventò cernitrice. Nelle miniere era il lavoro cui più comunemente erano destinate le donne.
Nell'industria mineraria si lavorava in équipe, non c'erano solo i minatori che andavano a scovare galena nelle profondità della terra: il minerale, una volta estratto, per essere utilizzato andava ripulito. La selezione era un'attività tutta femminile: Rosina Carta la svolgeva a Monteponi, dove doveva separare con una mazza lo sterile dalle parti che si sarebbero poi unite agli scarti e caricarlo nei vagoni. All'epoca, fra binari e badili si girava a piedi nudi.
A 26 anni si sposò. Lasciò il lavoro ma non le miniere: anche il marito Francesco era minatore.
A 80 anni, Rosina ha partecipato alla battaglia per l'istituzione del Parco geominerario.
MIRIAM CAPPA
 
 

PRIMO CARTELLO "SENTIERO MINIERE NEL BLU"

giovedì 27 gennaio 2011

Arrivano i soldi per le bonifiche del sulcis. operai rocckwool " merito della nostra lotta".

(IlMinuto) – Cagliari, 27 gennaio – Dopo 14 mesi di presidio e 100 giorni sul “Rockbus” si apre uno spiraglio per i circa 60 lavoratori in cassa integrazione della Rockwool di Iglesias. Gli operai potrebbero infatti essere presto impiegati nelle opere bonifica delle ex zone minerarie, lavori per cui la Regione Sardegna ha stanziato due milioni di euro per il solo Sulcis Iglesiente. Della notizia hanno discusso ieri mattina i lavoratori ed esponenti sindacali in una assemblea nel piazzale di fronte all’ex miniera di Campo Pisano, dove il “Rockbus” è parcheggiato da più di tre mesi.“Sia chiaro – hanno commentato i lavoratori nel loro diario online – che sino a quando i lavoratori Rockwool non rientreranno a lavoro la nostra lotta andrà avanti. Non ci facciamo illusioni ma siamo sempre più fiduciosi, alla faccia dei vermi che ci denigravano, alla faccia di chi riteneva il percorso delle bonifiche impensabile. Ripetiamo, nessuna illusione ma se le bonifiche ripartiranno questo avverrà anche grazie alla nostra lotta”.

martedì 25 gennaio 2011

Iglesias Nuovi spazi in centro e in periferia a disposizione delle associazioni


Lunedì 24 gennaio 2011
I l Comune di Iglesias apre le porte alle realtà associative che svolgono attività in centro e in periferia. E dopo una serie di controlli e sopralluoghi negli edifici che potranno essere utilizzati a scopo sociale procederà ad assegnare la gestione alle associazioni che ne faranno domanda.
I primi passi sono stati compiuti nei giorni scorsi, quando il Commissario governativo ha effettuato una serie di controlli nelle strutture di sua proprietà che potranno essere affidare alle associazioni. Spazi, nella maggior parte dei casi chiusi e inutilizzati che potranno essere utilizzati per attività ricreative e culturali. Utili, come precisa, per tutti i cittadini. «Nei prossimi giorni faremo un sopralluogo nelle strutture pubbliche di Bindua - ha detto - poi ci sarà l'incontro con le associazioni e si deciderà sul da fare. Noi siamo disponibili a dialogare e discutere con loro». Dal Commissario un'apertura, quindi, verso coloro che operano nel sociale in città nei settori più disparati, dal volontariato di assistenza sanitaria, a quello culturale. Un esercito che riunisce migliaia di componenti impegnati nei settori più differenti e disparati. «Noi non siamo contro le associazioni - ha spiegato - però la gestione delle strutture e degli spazi deve avvenire secondo regole chiare». I mesi scorsi, intanto, è stata affidata all'associazione dei cittadini di San Benedetto la gestione per alcuni mesi dello stabile ex spaccio. Stesso discorso dovrà avvenire per le strutture delle altre frazioni. (d. m.)

Cos'è il Free Climbing

  
Il Free Climbing è un' attività sportiva di elevato livello atletico che prevede una discreta conoscenza di base delle tecniche di arrampicata su roccia. 
Con “Free Climbing” si intende l'arrampicata sportiva o libera su falesie, cioè su pareti del fondo valle che non presentano particolari problemi legati all'accesso, alla quota, alle condizioni metereologiche. 
Generalmente si parte dal 5° grado e si procede via via nel perfezionamento attraverso le difficoltà del 6°,7°,8° e via dicendo fino al 10° grado e oltre.

Allarme fanghi rossi in Sardegna .




Una fotografia del sito
Una fotografia del sito (di Francesco Nonnoi)
Sono 20 milioni i metri cubi di fanghi rossi, inquinanti e pericolosi, a pochi metri dalla costa sud-ovest della Sardegna: una dimensione 25 volte più grande di quella che ha suscitato allarme nei giorni scorsi in Ungheria. Lo rivela il settimanale Panorama in edicola da domani, venerdì 15 ottobre, che correda l’articolo con foto aeree della zona di Portovesme(Carbonia-Iglesias) che danno un’idea della possibile emergenza. E mentre le attenzioni sono concentrate sullo sversamento di 800 metri cubi di scarti della lavorazione
dell’alluminio in Ungheria, nel centro del Mediterraneo esiste un bacino di 20 milioni di metri cubi di residui della lavorazione della bauxite, scavato nel 1975 da Euralluminia, in una zona a pochissima distanza dal mare.
Nel 2009 i carabineri del Nucleo operativo ecologico hanno sequestrato i bacini di stoccaggio (nel frattempo Eurallumina aveva cessato la produzione) perché le acque della falda inziavano a riversarsi in strada per un danno alle tubature. Ora nuove indagini sul bacino sono affidate al ministero dell’Ambiente, che il magistrato ha nominato custode giudiziale del sito.

domenica 23 gennaio 2011

L'Associazione Verde Azzurro Pan di Zucchero è stata Costituita il 03 Maggio del 2005. nell'intento di valorizzare il nostro territorio visto le opportunità che questo ci offre, in special modo il Trekking, cercando di recuperare i sentieri che i minatori percorrevano per recarsi al proprio posto di lavoro.. Già nel 2002 alcuni soci fondatori dell'Associazione cominciarono a lavorare sul sentiero chiamato oggi  "Miniere nel Blu", trascorrendo intere giornate per progettarne il tracciato e renderlo accessibile efettuando la pulizia necessaria, lavoro portato a termine nell'Aprile del 2008 grazie a un contributo del Parco Geominerario che ci permise di completarlo con il posizionamento della segnaletica e dei panelli informativi. L'Associazione oltre al Trekking si occupa del Free Climbing, uno sport estremo frequentato da tantissime persone grazie alle Falesie che si trovano nel nostro territorio, nonchè alla protezione del territorio montano e marino costiero.